Conti deposito: le differenze tra i liberi e i vincolati
Uno degli strumenti di investimento in rapisca ascesa in questo periodo è il conto deposito. Il motivo della sua diffusione è da ricondurre a due fenomeni: da un lato, il calo dei rendimenti, causato dal nuovo corso di politica monetaria deciso dalla BCE (tassi di riferimento praticamente azzerati); dall’altro l’instabilità dei mercati, che ha rafforzato la componente di rischio in quasi tutte forme di investimento.
Il conto deposito nasce per arginare questi due fenomeni. Garantisce infatti buoni rendimenti e espone a un rischio di perdita del capitale pressoché zero.
Cos’è il conto deposito? In estrema sintesi, può essere definito come una versione sui generis di conto corrente. Le differenze principali rispetto al conto corrente sono due: un maggiore rendimento, che può arrivare al 5% lordo, e la riduzione dell’operatività. Il conto deposito consente solo di versare e prelevare dal conto di appoggio: non si possono disporre bonifici, non si può accreditare la pensione, lo stipendio e così via.
Proprio la riduzione dell’operatività rappresenta il costo più grande che chi sottoscrive un conto deposito è costretto ad affrontare. Il consiglio, dunque, è assegnare a un conto deposito solo quelle somme di cui, con assoluta certezza, siamo sicuri di poterne fare a meno.
All’interno del panorama del conto deposito, si sono sviluppate due diverse versioni dello strumento. Il conto deposito vincolato è la versione più rigida e consiste nel blocco totale della somma e l’impossibilità di liberarne una parte se non attraverso il pagamento di una penale.
Il conto deposito libero, invece, consente di rientrare in possesso del denaro prima della scadenza dei termini e di riscuotere anzitempo gli interessi. Questa differenza incide sugli interessi: quelli dei conti dei conti deposito vincolati sono più alti.
Conti deposito 2019: i prodotti
Quali sono i conti deposito sicuri 2019? Qual è l’offerta degli istituti per quest’anno? I prodotti in grado di emergere dalla concorrenza sono in particolare tre. Ammettiamo che un risparmiatore decida di assegnare 5.000 euro a un conto deposito per due anni:
- Banca IFIS. Si aggiudica la palma d’oro tra i conti deposito sicuri 2019. Il tasso lordo è al 2%, l’interesse effettivo è dell’1,49%. Il guadagno netto, dunque, sarà di 147,95 euro. E’ un conto deposito vincolato, ma non ci sono spese per il bollo.
- Banca Marche. In questo caso, il guadagno netto è di 146,50 euro con un interesse effettivo all’1,45%. È un conto deposito libero. Il bollo è obbligatorio e costa 20 euro.
- IBL Banca. Il guadagno netto è di 128,20 euro, con un interesse effettivo al 1,27%. Le spese per il bollo sono a carico del sottoscrivente (20 euro). Il conto è vincolato.