Dove investire in immobili oggi: le poche regole da seguire
Il caro vecchio mattone non delude mai, o quasi. In verità, le ultime novità in campo fiscale e il crollo del mercato immobiliare hanno reso questo tipo di investimento meno redditizio di quanto non lo fosse stato in precedenza. Eppure fare buoni affari si può, è solo un po’ più difficile. La domanda da porsi dunque è la seguente: dove investire in immobili? La risposta è articolata, e prende in considerazione un’analisi del contesto attuale, certamente non favorevole.
Ad ogni modo, è possibile rintracciare alcuni elementi da considerare, pochi criteri in grado di rivelare se una transazione “s’ha da fare” oppure no.
Dove investire in immobili: le variabili da considerare
Il prezzo. E’ ovvio, è il primo elemento che un aspirante investitore immobiliare guarda. A dire il vero, è l’ultimo dei problemi. Il mercato non è in recessione, ma la ripresa è ancora lontana. Per questo motivo, i prezzi sono ancora bassi.
Le spese aggiuntive e il carico fiscale. E’ forse una delle questioni più importanti. Il carico fiscale è aumentato con l’inasprirsi della crisi. Occorre quindi informarsi se il Comune in cui è sito l’immobile propone aliquote troppe elevate. Ovviamente vanno studiate le altre spese – es. le condominiali – che hanno a che vedere con la gestione della cosa pubblica solo indirettamente
Le opportunità di monetizzazione. E’ l’aspetto più importante. Investire vuol dire far fruttare il proprio denaro. Un immobile, in particolare, viene monetizzato in due modi: rivendendolo a un prezzo maggiore o affittandolo.
Le esigenze di ristrutturazione. Va da sé che un immobile che necessita migliaia e migliaia di euro di ristrutturazione non è un buon affare. E’ facile però farsi ingannare: un edificio che a prima vista sembra perfetto può nascondere necessità di riqualificazione energetica, essenzialmente per una ragione di competitività.
Ovviamente, non sono gli unici elementi da considerare, ma sicuramente quelli più importanti.
Dove investire in immobili in Italia: gli elementi da non trascurare
Alla luce i questi elementi, quali sono le zone in Italia dove investire in immobili. Senza nominare città o regioni, è possibile tracciare una specie di identikit.
Dipende da come si intende monetizzare. Se lo scopo è quello di rivendere l’immobile, è bene rivolgersi a quelle zone che hanno strutturalmente mercato ma oggi vivono un periodo di crisi tale da abbassare i prezzi delle case. Le periferie del nordest e del nordovest sono piene di piccole città in cui vendere è una necessità, a prescindere dal prezzo, ma in cui è ragionevole sperare in una ripresa se non imminente almeno vicina.
Se l’obiettivo è monetizzare con gli affitti, allora non c’è dubbio: le zone universitarie sono le migliori. L’unico problema è il prezzo. Lì la crisi immobiliare, proprio per l’esistenza di queste dinamiche, si è fatta sentire di meno.