I fondi di investimento nel 2016
Questi fondi di investimento sono una valida alternativa all’investimento fai-da-te poichè permettono di far gestire i propri risparmi da gestori specializzati.
Ciò può essere visto come un grande vantaggio dal momento che si presuppone che il gestore abbia una conoscenza del mercato finanziario molto ampia che gli permetta di collocare le varie quote in portafogli ottimizzanti il rendimento. Oggi esistono moltissime tipologie di fondi affinchè si possa soddisfare la più vasta gamma di risparmiatori che presentano profili di rischio/rendimento altamente diversificati.
La capacità di un buon gestore è quella di non deludere le aspettative dell’investitore su quello che è il rendimento che ci si è proposti di ottenere.
La Assogestioni, ossia la Società italiana del risparmio gestito, presenta una classificazione dei fondi che i gestori possono proporre e alle cui caratteristiche devono rifarsi. Le tipologie principali di fondi sono: fondi obbligazionari, fondi azionari, fondi bilanciati, fondi di liquidità e fondi flessibili.
Tipologie di fondi monetari
I FONDI OBBLIGAZIONARI hanno il portafoglio di investimento costituito da obbligazioni e titoli di liquidità; fanno eccezione i misti in cui possono esservi quote di azioni per un valore del 20% sul totale.
Negli obbligazionari esistono delle sottocategorie che riguardano le varie specializzazioni: gli obbligazionari specializzati in titoli governativi in cui almeno l’80% del portafoglio è costitutito da titoli emessi da stati o istituzioni sovranazionali; gli obbligazionari specializzati in titoli corporate investment grade in cui almeno il 70% del portafoglio è costituito da titoli emessi da istituzioni di Paesi sviluppati con un rating non inferiore a BBB-; obbligazionari specializzati in titoli High Yeld che sono come i precedenti ma i cui emittenti possono avere un rating inferiore a BBB-; obbligazionari specializzati in Yen in cui almeno il 70% del portafoglio è costituito da titoli emessi da Paesi denominati in Yen; obbligazionari specializzati in Paesi emergenti in cui almeno il 70% del portafoglio è costituito da titoli le cui emittenti appartengono a Paesi emergenti.
I FONDI AZIONARI hanno il portafoglio di investimento costituito per il 70% da azioni e il rimanente 30% da obbligazioni o titoli liquidi. Anche per gli azionari esistono delle sottocategorie definite in base alla specializzazione geografica (ad esempio azionari Italia, azionari aerea europea, azionari America) o alla specializzazione settoriale (ad esempio azionari Energia e Materie Prime, azionari beni di Consumo, azionari Servizi di Telecomunicazione).
I FONDI BILANCIATI hanno il portafoglio di investimento costruito su un bilanciamento tra titoli azionari e titoli obbligazionari. Possono avere una predominanza in percentuale tra azioni ed obbligazioni e per tale motivo possono aversi i: Bilanciati Azionari (componente azionaria tra il 50% e il 90% del portafoglio) , Bilanciati (componente azionaria tra il 30% e il 70% del portafoglio), Bilanciati Obbligazionari (componente azionaria tra il 10% e il 50% del portafoglio).
I FONDI LIQUIDITA‘ hanno il portafoglio di investimento costituito da strumenti liquidi e da obbligazioni con rating non inferiore ad A. Le loro caratteristiche fondamentali sono: la durata di tali investimenti non supera i 6 mesi, non è prevista copertura per il rishio di cambio.
I FONFI FLESSIBILI, come dice la parola stessa, non hanno limitazioni quantitative sulla componente azionaria che compone il portafoglio. E’ fondamentale in questi fondi, quindi, la componente discrezionale del gestore che deve avere la capacità di cogliere le migliori opportunità dal mercato azionario.