La casa come investimento sicuro
L’acquirente che deve soddisfare un’esigenza personale e cioè comprare una casa per abitarci, in città, al mare o in montagna, dovrà necessariamente confrontarsi con le esigenze della propria famiglia: raggiungere facilmente il posto di lavoro o la scuola dei figli, il supermercato, le attività sportive, gli amici e altro, ma anche con la propria idea di qualità della vita.
Cosa preferiamo? La città frenetica con lo smog o la natura, vivendo fuori, in comuni limitrofi? Questa è la domanda che si pone la maggior parte degli acquirenti. Spesso l’ago della bilancia propende per il fuori città, anche perché lì i prezzi sono più bassi, pur comprando un alloggio nuovo, magari una villtta con il giardino privato.
Per esempio, negli ultimi 30 anni sono usciti da Milano migliaia di residenti per andare a vivere nell’hinterland.
Se nella zona scelta c’è la possibilità, è più conveniente acquistare una casa nuova, anche spendendo un po’ di più. Prima di tutto perché, se è costruita bene, non dovrebbe dare problemi di manutenzione per diversi anni, e poi perché gli spazi sono distribuiti meglio.
Con meno metri quadrati si ha la stessa abitabilità e quindi si spende meno. Inoltre, è più facile che si riesca a risparmiare sui consumi, grazie alle ultime normative per il risparmio energetico con l’utilizzo di fonti alternative.
Quanto detto incide molto sulla tasca dell’acquirente, perché un appartamento di oltre 20 anni spesso ha tanti spazi sprecati – ingressi, corridoi, camere e bagni sproporzionati – e raffrontandolo con appartamenti nuovi, a volte la differenza può essere superiore al 20%.
È chiaro che poter risparmiare un 20% sulla metratura, avendo lo stesso numero di camere e bagni, significa spendere molto meno. Inoltre il risparmio le spese condominiali non è di poco conto. Portineria e riscaldamento, nelle case nuove, sono sostituiti da videocitofono e caldaie autonome o condominiali che consumano molto meno rispetto a quelIe vecchie.
Va anche aggiunto che oggi le case si costruiscono con muri e vetri meglio coibentati e a minore trasmittanza di caldo e freddo.
Come dicevamo prima, la decisione di lasciare la città per l’hinterland è molto sofferta, ma fatto il passo, difficilmente si torna indietro. Si apprezza subito un’aria migliore, rapporti umani più amichevoli, una vita un po’ più rallentata, certo con la scomodità di fare la coda, ogni tanto, per raggiungere il posto di lavoro in città, ma senza la necessità di evadere durante il week-end in cerca di un po’ di verde.
In fondo, la casa ha un ruolo importante nella nostra vita ed è meglio avere un posto rilassato, dove rifugiarsi quando si è lontani dal lavoro. O addirittura, unire casa e lavoro. Tanti, specialmente professionisti e artigiani, lo stanno facendo già da tempo.
E siccome oggi possiamo beneficiare di una tecnologia ormai a basso prezzo, che ci permette di lavorare anche isolati, lontani dalla città, ma in costante collegamento con tutto il mondo, molti stanno utilizzando parte della propria abitazione come studio o laboratorio, lavorando senza muoversi e senza spendere affitti onerosi in città.
Un tempo fare così era abbastanza comune: dal dopoguerra l’Italia era piena di attività di ogni tipo, anche industriali, con annesse le abitazioni dei titolari e dei calIa bora tori.
Volendo parlare di valori, ed essere più chiari neI raffronto, in aree geografiche come Roma o Milano, i prezzi di immobili residenziali di nuova costruzione localizzati in città vanno, più o meno, dai 3.500 euro al metro quadro in estrema periferia ai 10 mila euro e più al metro quadro in centro, mentre nei comuni limitrofi, si può ancora acquistare, a 2.500 euro al metro quadro. Un box singolo in città può costare dai 35 ai 120 mila euro, nelI’hinterland intorno ai 20 mila euro.
La differenza è lampante: tanti clienti, a causa del fatto che con il passare degli anni l’esigenza della propria famiglia è cambiata, devono vendere il proprio immobile per comprarne uno più grande o uno più piccolo, perché nascono altri figli oppure perché quelli che sono cresciuti se ne vanno. Ed è proprio in questo momento che si fa il raffronto con l’hinterland.
Sono in pensione e i figli si sono resi autonomi? Non lavorando più non devo andare tutte le mattine in città al lavoro? AlIora vendo la mia casa in città (per esempio un appartamento di 120 mq a 4000 euro al mq e ne compro una fuori città di 50 mq a 2.500 euro al mq) e con la differenza aiuto i figli a comprarsi casa anche loro.