La ricerca agli investimenti sicuri non si ferma mai e oggi affrontiamo il settore degli investimenti in arte e collezionismo. Si tratta di una soluzione più sicura? Cosa bisogna fare per investire in arte? Come fare un investimento remunerativo acquistando un quadro di un pittore, anche contemporaneo?
Come iniziare a investire in arte?
Nel corso dell’ultimo decennio, gli affari del mercato dell’arte è raddoppiato a livello mondiale, passando da 35,9 a 63,8 miliardi di euro. Investire in arte è un investimento emozionale, poiché si acquista un quadro non solo per guadagnarci, ma anche perché ci piace. Ma qual è l’iter da seguire per investire in arte e collezionismo?
Prima di tutto è necessario che vi siano due fattori fondamentali:
- ragionare in un’ottica di diversificazione dei capitali disponibili;
- considerare l’investimento a lungo termine.
Per un neofita, il mercato dell’arte potrebbe apparire una realtà irraggiungibile ed esclusiva, tuttavia, una volta entrato nel giro, si comprende che il quadro che si vuole acquistare diverrà una sorta di estensione della propria personalità.
Per riuscire ad avere successo negli investimenti in arte è necessario informarsi e farsi una cultura artistica, visitando gallerie, guardando le opere esposte, cercando di capirle e facendosele spiegare dal gallerista, così che la si possa comprendere al meglio.
Investire in arte: il mercato primario vs secondario
Il mercato dell’arte si divide in primario e secondario. Il primo presuppone l‘acquisto di opere dagli artisti. Ovviamente è necessario avere una certa esperienza in questo settore, conoscere l’artista e il suo valore, sapendo anche in quali canali poter rivedere l’opera.
Il mercato secondario invece riguarda gallerie d’arte, case d’asta e mercanti d’arte. Quando si è all’inizio, si consiglia di confrontarsi con questa realtà, anche perché, come si diceva, solo visitando gallerie d’arte si potrà cominciare a entrare a contatto con l’ambiente e sviluppare un occhio che possa dare un valore monetario all’opera.
Come vendere un quadro?
Arriviamo al punto dolente, ossia come vendere un quadro e guadagnare del denaro. Prima di tutto bisogna far valutare l’opera, magari da più persone, così da poter avere più riferimenti per stabilire il prezzo finale, influenzato anche dal nome dell’artista, dallo stile e dal periodo storico attuale.
Inoltre si ricorda che vendere un’opera d’arte ha un costo: se si cerca di piazzarla tramite una casa d’aste la spesa si aggira tra il 10 e il 15% del valore finale dell’opera. Ad esempio se si vende un quadro a 1.000 euro, circa 150 andranno alla casa d’asta che lo ha battuto. In alternativa è possibile mettere il quadro in conto vendita presso una galleria d’arte.
Fattori che determinano il prezzo di un’opera d’arte
Ecco alcuni fattori che concorrono alla determinazione del costo delle opere d’arte:
- nome dell’artista e la sua importanza;
- se l’opera è vera, o siamo di fronte ad un falso;
- provenienza dell’opera;
- curriculum espositivo dell’opera;
- dimensione dell’opera;
- tecnica usata;
- stato di conservazione dell’opera.