Partiamo con il presupposto che investire in azioni non è facile. Oltre ad avere del denaro disponibile (in realtà non sono necessarie grandi somme), è fondamentale saper scegliere cosa acquistare e come vendere per riuscire a guadagnare dei profitti.
Che cos’è un’azione e come funziona
Un’azione finanziaria è un titolo che rappresenta una quota della proprietà di una società per azioni. L’azionista è colui che possiede un’azione, mentre l’insieme dei titoli della società è definito capitale azionario.
Il valore di un’azione dipende:
- dal rendimento atteso sotto forma di dividendi;
- dalle prospettive future dell’azienda;
- da fattori di carattere generale: se l’economia cresce tutti i titoli azionari crescono perché il mercato ha la sensazione che i profitti aumenteranno per tutti. Invece, se al contrario vi sono dei problemi a livello globale anche i singoli titoli potrebbero risentirne e quindi ci sarebbero perdite.
Indice di Borsa
Con il termine indice di borsa si intende la media pesata del prezzo di alcuni titoli selezionati. Esistono anche indici specifici per settore o per capitalizzazione. Quando si dice che la Borsa è salita si vuole dire che il valore di un particolare indice è salito.
Gli indici sono importanti poiché rappresentano il sentimento complessivo del mercato verso l’economia, tuttavia non è detto che il prezzo di un’azione si comporti sempre come l’indice. Tra gli indici più famosi al mondo si citano il Dow Jones che rappresenta il valore dei maggiori titoli quotati alla Borsa di New York e il NASDAQ che sintetizza il valore dei maggiori titoli nel settore tecnologico.
Le tipologie di azioni
Le azioni possono essere suddivise in tre categorie:
- azioni ordinarie: garantiscono all’azionista il diritto ai dividendi, al rimborso del capitale in caso di liquidazione della società e il voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie;
- azioni di risparmio: emesse da società quotate su mercati regolamentati che danno agli azionisti particolari privilegi di natura patrimoniale. Chi possiede tali titoli non ha diritto al voto nelle assemblee societarie;
- azioni privilegiate: attribuiscono all’azionista un diritto di priorità in fase di distribuzione degli utili e in fase di eventuale liquidazione della società. Non possono votare nelle assemblee ordinarie, ma solo in quelle straordinarie.
Dove e come comprare azioni?
Le azioni italiane possono essere acquistate sul mercato azionario, che si divide in due settori:
- primario, in cui le aziende hanno la possibilità di vendere le azioni societarie;
- secondario, in cui gli azionisti possono di rivendere i titoli azionari acquistati sul mercato primario.
Per comprare azioni ci sono tre diverse modalità, è possibile:
- rivolgersi alle SIM, Società di Intermediazione Mobiliare;
- recarsi presso uno sportello bancario e affidarsi a un consulente;
- acquistarle attraverso le piattaforme di trading online.
Investire in azioni: come si guadagna?
Chiariti alcuni concetti chiave, ora ci si può addentrare nel vivo del discorso e capire quali sono i modi per guadagnare nel mercato azionario. E’ possibile:
- incassare i dividenti che vengono distribuiti periodicamente dalle aziende in cui si è deciso di investire;
- vendere le azioni a un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto.
Di seguito alcuni consigli fondamentali per iniziare a investire in azioni.
1.Investire in azioni sul lungo periodo
Il mercato delle azioni è volatile, cioè le quotazioni dei titoli azionari e degli indici di borsa mutano in modo sostanziale con il passare del tempo (in realtà anche nel corso di un’unica giornata.
Alla luce di ciò la strategia è tutto! Ognuno adotta la tattica che ritiene: alcuni acquistano e vendono spesso per riuscire a guadagnare grazie alle minima variazioni di prezzo, altri comprano e tengono i titoli per diverso tempo sperando così di trarre profitto dai dividendi e dalla crescita della quotazione dell’azione.
La scelta di una strategia varia in base al proprio carattere e al tempo che si ha a disposizione per seguire i vari mercati. Tuttavia, in linea generale, investire in azioni di lungo periodo pare essere la scelta migliore.
2.Investire in ciò che si capisce
Nel momento in cui si compra un’azione, si va ad acquistare una piccola parte di un’azienda. Titoli e impresa sono strettamente collegate, poiché, nel lungo periodo, il valore dell’azione rispecchierà i risultati aziendali. Se questa va bene il titolo salirà, al contrario scenderà.
Quindi per scegliere i titoli migliori è necessario conoscere a fondo l’azienda e il suo business. Solo in questo modo si possono comprendere le prospettive.
3.Scegliere le aziende con un vantaggio competitivo e con un ottimo manager
Un’azienda costituisce un buon investimento nel momento in cui ha un vantaggio competitivo rispetto alle altre che operano nel suo stesso settore. Tale vantaggio può derivare da diversi aspetti: prodotti, struttura dei costi, processo di produzione, rapporti con fornitori o distributori, o con i propri dipendenti.
Inoltre optare per imprese con un manager capace e competente, le cui decisioni influenzano il valore aziendale, è sicuramente consigliabile.
4.Investire in azioni di aziende in crescita
Una strategia di lungo periodo ha successo se si investe in aziende con le migliori opportunità di crescita. La valutazione non è certo semplice e richiede tempo per capirlo.
5.Informarsi, informarsi, informarsi
Cercare di sapere il più possibile non solo sull’azienda e sul suo andamento economico e finanziario, ma anche, e soprattutto, sul mercato e sulle proiezioni future è fondamentale. Internet, carta stampata, tramite le conference call ecc. i modi per essere informati sono svariati.
Anche in questo caso la figura del manager è centrale, poiché vedendo come egli ha risposto alle difficoltà o approfittato delle opportunità, è possibile valutare la sua competenza.
6.Determinare il valore del titolo
Un altro aspetto importante nell’attività di investimento è riuscire a stabilire quanto vale un titolo azionario. Ci sono vari parametri e formule che stimano il valore dell’azione, tuttavia si tratta di una stima complessa.
In linea generale comunque le azione vengono valutate in base ai profitti che generano sia in valore assoluto sia per le azioni.
7.Il rapporto P/E
Per valutare il valore dell’azienda si può utilizzare anche il rapporto P/E, prezzo/utili, che viene calcolato andando a dividere il prezzo del titolo per gli utili dell’azione. Ma, concretamente cosa indica tale valore?
Preso da solo, il rapporto P/E vuol dire poco o niente, infatti dev’essere analizzato insieme ad altri parametri. Di solito:
- un rapporto P/E alto indica che gli investitori si aspettano una forte crescita dell’azienda, e per questo sono disposti a pagarla molto, oppure che l’azienda è sopravvalutata;
- un rapporto P/E basso può voler dire che l’impresa è sottovalutata.
Tuttavia, in ambo i casi, non c’è nulla di certo, poiché il valore va considerato assieme ad altri fattori, in un contesto più ampio.
In linea generale, se si vuole investire in azioni in un’ottica di lungo periodo è preferibile optare per titoli che siano al momento sottovalutati dal mercato, nell’ipotesi che col tempo il mercato riuscirà ad attribuire al titolo il suo vero valore facendone aumentare la quotazione.
8.Iniziare con poco e diversificare
Soprattutto se si è agli inizi, investire solo una piccola parte del proprio capitale è la scelta migliore. Senza dimenticare l’importanza della diversificazione, ossia comprare altre azioni di vari settori industriali, per aumentare la possibilità di successo riducendo il rischio.
9.Controllare i propri investimenti
Se si è deciso di investire in azioni, è fondamentale monitorare e seguire l’andamento della borsa. Non serve verificare ogni giorno cosa succede, soprattutto se si è adottata una strategia di lungo periodo.
Oltre all’aspetto finanziario bisogna guardare anche se le aziende rispettano i criteri che si sono utilizzati per sceglierle e se le prospettive di business continuano a essere attraenti.