Il 2020 è appena iniziato e sui mercati finanziari al primo giorno dopo la Befana fra gli asset con miglior rendimento c’è l’oro con un balzo da inizio anno del +4,5% trascinato al rialzo dai venti di guerra fra Stati Uniti e Iran.
Un
rialzo non imprevedibile poiché da oltre un anno molti Stati sovrani stanno
facendo incetta del metallo prezioso per incrementare le proprie riserve come
spiegato dagli analisti e consulenti finanziari indipendenti di SoldiExpert SCF
in un ebook scaricabile gratuitamente all’indirizzo oro.soldiexpert.com pubblicato già 6 mesi
fa.
“Ora sono certo le tensioni geopolitiche a spingerne il prezzo – spiega Salvatore Gaziano,
responsabile strategie d’investimento di SoldiExpert SCF – ai massimi da 7 anni
e questo va associato a un un dollaro più debole e a tassi d’interesse reali
negativi che possono continuare a supportare il valore dell’oro. Che come
spieghiamo nella guida è un asset con una volatilità elevata e non si può
propriamente definire un ‘porto sicuro’ per tutte le stagioni”.
Come è facile intuire un’ulteriore escalation nelle tensioni geopolitiche probabilmente comporterebbe un aumento della domanda per l’oro e sarà interessante anche vedere come le banche centrali si comporteranno e continueranno ad accumulare lingotti con Russia, Cina e India fra i più grandi acquirenti globali.
Negli ultimi mesi si sono create diverse condizioni favorevoli per una riscoperta di questo tipo di investimento ma non va dimenticato l’estrema volatilità anche di questo tipo di asset che ha visto le quotazioni oscillare nell’ultimo decennio del 40% e oggi si trova a metà fra i massimi del 2012 e i minimi dell’anno successivo.
Per investire sull’oro non mancano gli strumenti fisici e finanziari Dai lingotti alle monete d’oro fino agli strumenti più di tipo finanziario come fondi ed ETF.
Tutti strumenti che presentano pro e contro come spiega la guida di SoldiExpert SCF, una delle prime società di consulenza finanziarie indipendenti in Italia e che offre una vera e completa oltre che conveniente alternativa alla consulenza spesso in forte conflitto d’interessi di banche e reti.
In sintesi questo è quello che occorre sapere:
LINGOTTI non tutte le banche li offrono e presentano problemi sia di attaccabilità (sicurezza) sia di liquidabilità, per cui l’intermediario che te li ha venduti nella compra-vendita può ritagliarsi commissioni di transazione molto elevate.
MONETE Da valutare come alternativa le monete (come la Britannia più recenti) che hanno un contenuto di oro altissimo, fino a 999 grammi e sono quindi considerate come l’oro puro e hanno un mercato molto liquido.
I lingotti possono essere acquistati presso alcune banche che trattano questo tipo di metalli preziosi o presso gli operatori che hanno comunicato a Banca d’Italia di effettuare questo tipo di commercio e il cui elenco è disponibile sul sito di Banca d’Italia (https://infostat.bancaditalia.it/GIAVAInquiry-public/oro.html ) e fra questi anche molti negozi di numismatica. Esistono poi diversi siti di questi operatori che offrono online la vendita di monete d’oro come per esempio Italpreziosi.it , orovilla.com. confinvest.it, filnum.it o il sito tedesco coininvest.com ed è possibile così confrontare i prezzi e vedere come i prezzi denaro/lettera possono essere differenti e comprendere come rispetto al prezzo del fixing dell’oro al grammo (attualmente mentre scriviamo di 46 euro euro al grammo e che potete vedere aggiornato qui) chi vende l’oro si ritaglia sempre un ricarico che può essere di numerosi punti percentuali e chi compra naturalmente ha tutto l’interesse a cercare di ridurre.
Gli ETF sono fondi di investimento particolari che funzionano come dei “cloni”, facili da comprare e rivendere in ogni momento presso qualsiasi banca o intermediario, perché come le azioni sono quotati sulla Borsa Italiana e hanno costi di commissione bassi. Ce ne sono di due tipi: quelli che seguono l’andamento del prezzo dell’oro e quelli che replicano l’andamento di un paniere di aziende, tipicamente quelle minerarie.
Se l’obiettivo è avere una quota di oro meglio quelli legati direttamente al metallo giallo perché l’andamento delle aziende del settore è più volatile e fra gli ETF, i fondi passivi, ne esistono alcuni anche che “sterilizzano” il rischio cambio (come quello con Isin DE000A1EK0G3 emesso da Deutsche Bank) poiché il prezzo dell’oro è espresso in dollari e questo potrebbe giocare contro ed è un altro elemento da dover tenere in considerazione.
I fondi d’investimento acquistano azioni di società che detengono concessioni aurifere o trattano o estraggono l’oro. Questo tipo di società quando il prezzo dell’oro sale tipicamente tendono ad amplificare il movimento dell’oro puro poichè la curva dei profitti tende a salire in modo più che proporzionale rispetto all’aumento del prezzo dell’oro. Se per esempio il costo di estrazione dell’oro è 300 dollari l’oncia e il prezzo dell’oro passa da 600 dollari l’oncia a 660 dollari l’oncia (quindi il prezzo sale del +10%), una compagnia che estrae l’oro passa da un guadagno di 300 dollari l’oncia a un guadagno di 360 dollari l’oncia. I profitti salgono quindi del +20%, quindi molto di più del rialzo del prezzo dell’oro. Ragionamento opposto vale in caso di discesa del prezzo dell’oro.
I FONDI che investono in oro selezionano tipicamente azioni di aziende minerarie tipo miniere in Sudafrica o Canada che beneficiano quindi dell’andamento del prezzo dell’oro se il prezzo sale. Attenzione, però, nessuno di questi replica l’andamento del metallo sul mercato e sono più volatili: se il prezzo del metallo sale hanno una performance migliore, ma se il prezzo scende perdono di più dell’oro fisico.
Il consiglio di SoldiExpert SCF se si vuole puntare su questo tipo di società aurifere e non si dispone di un capitale elevato è di privilegiare gli ETF rispetto ai fondi perché le commissioni annue sono nettamente più basse (anche di 2% all’anno) e i rendimenti nel tempo quasi sempre migliori.
Come consulenti indipendenti l’approccio di SoldiExpert SCF sull’oro è soprattutto tattico (se non si parla di una quota modesta del proprio capitale su questo asset in una logica di sola diversificazione) e flessibile e qualsiasi investimento va considerato in base al profilo di ciascun investitore e alla situazione di mercato. Nulla è “forever “e gli investimenti “sicuri” purtroppo assomigliano agli unicorni. Lo stesso oro rispetto ai massimi di un investitore che l’avesse acquistato nel 2012 è sotto del 20% e chi aveva fatto incetta del metallo prezioso negli scorsi anni su consiglio di alcuni guru che prevedevano quasi la fine del mondo ha visto che non esistono certezze anche quando le prospettive delle Borse sembrano essere molto negative.
Per questo il consiglio di SoldiExpert SCF è considerare l’oro come un mattone interessante da inserire nei portafogli ma con un approccio flessibile come avviene nei portafogli di consulenza personalizzata di questa società o di quella generica ovvero self service (come nel portafoglio ETF Focus Azionario Bilanciato Flessibile) perché l’oro oggi è un trend ma non è un investimento “per sempre” o un riparo sicuro dove investire il proprio capitale.