Investire valuta estera può essere una scelta conveniente. L’importante è non improvvisare, ma affidarsi, soprattutto se si è alle prime armi, a un esperto nel campo.
Come investire in valuta estera: i primi passi
Chi decide di investire valuta estera ed è ai suoi primi passi nel campo pensa automaticamente al dollaro e allo yen giapponese, due valute spesso al centro dell’attenzione dei trader. Non si tratta ovviamente delle uniche opzioni disponibili.
Oggi quasi tutti gli istituti di credito mettono a disposizione dei clienti dei servizi avanzati di trading online, che consentono di investire su un numero molto alto di valute direttamente dai propri device e dovunque ci si trovi.
Obbligazioni in valuta estera: ecco cosa sapere
Chi sceglie di investire valuta estera opta spesso per l’alternativa delle obbligazioni. Questa soluzione rappresenta un riferimento che va però considerato solo se si è pronti a un certo livello di rischio e se si ha già esperienza nel mondo del trading online.
Il ritorno del capitale è infatti assicurato, ma è bene prendere in considerazione il ruolo dell’inflazione.
In tutto questo è anche importante ricordare che il mercato del Forex – ossia la branca di trading dedicata allo scambio delle valute – è sempre imprevedibile e che le tendenze del momento non devono essere prese come oro colato, dal momento che gli scossoni in positivo e in negativo sono sempre dietro l’angolo.
I rischi degli investimenti in valuta estera: quali sono i principali?
Investire valuta estera può rappresentare una scelta vantaggiosa, a patto che non ci si lasci guidare dal caso ma si scelgano prodotti con un buon rapporto tra rischio e rendimento.
Un’opzione interessante al proposito sono le obbligazioni in valuta estera a cambio aperto, caratterizzate da un rischio maggiore ma anche dalla garanzia di un rendimento vantaggioso.
Per limitare i pericoli gli analisti consigliano, soprattutto a chi ha poca dimestichezza con il trading online, di puntare su obbligazioni in dollari USA o in sterline UK.
Titoli in valuta estera: il nodo del cambio
Per avere le massime garanzie di sicurezza quando si opta per investire valuta estera è opportuno tenere sotto controllo il cambio.
Per fare un esempio concreto sul suo funzionamento ipotizziamo l’acquisto da una società USA di un bond di 100.000 dollari, con un rendimento del 5% e scadenza per il 2020.
Se l’acquisto è avvenuto a un cambio euro-dollaro di 1,12 e con una spesa di 89.300€ e si sceglie di rivendere il titolo in un momento in cui il cambio è 1,20, si potranno incassare poco più di 83.000€, quindi circa 6.000 in meno rispetto a quelli pagati inizialmente.
Questo ci aiuta a capire che il controllo del cambio è importantissimo, anche se è oggettivamente difficile prevedere le tendenze sul lungo termine.