Investire i propri soldi in buoni postali è una scelta fatta da sempre più persone, dal momento che il mercato azionario è caratterizzato da un’incertezza che può procurare problemi. Per questo motivo è utile informarsi sul miglior investimento postale.
Investimenti postali: ecco perché sceglierli
Quando si tratta di capire quale sia il miglior investimento postale è necessario partire da prodotti popolare come i buoni fruttiferi postali, caratterizzati da un alto livello di sicurezza legato al soggetto emettitore ma da rendimenti sostanzialmente bassi, soprattutto per chi decide di investire in buoni postali con scadenza a 18 mesi.
Investimenti in buoni postali: le alternative ai bfp con scadenza a 18 mesi
Come appena ricordato, se si punta a scegliere il miglior investimento postale, i bfp con scadenza a 18 mesi non rappresentano l’alternativa migliore a cui fare riferimento per via dei rendimenti bassi.
Per evitare questo contro è possibile ricorrere ai buoni fruttiferi postali indicizzati all’inflazione italiana. Questi prodotti finanziari consentono di sottoscrivere un contratto iniziale di durata decennale, con la possibilità di svincolare il denaro in qualsiasi momento.
A seconda della scelta delle tempistiche di vincolo è possibile avvalersi di un determinato rendimento. Ecco uno schema che aiuta a capire qualcosa di più in merito:
- Periodo di possesso pari a un anno: rendimento dello 0,10%
- due anni: rendimento dello 0,10%
- tre anni: rendimento dello 0,10%
- quattro anni: rendimento dello 0,10%
- nel caso di cinque anni il rendimento sale a 0,25%
- nell’eventualità di periodo di possesso pari a sei anni, il rendimento è dello 0,25%
- nel caso di sette anni di possesso il rendimento è pari allo 0,25%
- nell’eventualità di periodo di possesso pari a otto anni: rendimento dello 0,25%
- con un possesso pari a nove anni, avremo un rendimento dello 0,50%
- nell’ipotesi di possesso pari a dieci anni, il rendimento è dello 0,50%
Buoni postali: perché sono convenienti
Con lo schema presentato qui sopra è possibile capire che il miglior investimento postale è senza dubbio quello sui buoni fruttiferi indicizzati all’inflazione italiana. La convenienza di questi prodotti è legata non solo al rendimento più alto rispetto a quelli con scadenza a 18 mesi, ma anche al trattamento fiscale molto più clemente rispetto a quello dei conti deposito, che prevedono una tassazione del 26% sulle rendite (nel caso dei bfp si parla del 12,50%).
Conviene investire in buoni postali?
Dopo aver specificato che il miglior investimento postale è a grandi linee quello in buoni fruttiferi indicizzati all’inflazione italiana è utile chiedersi quanto conviene investire in questi prodotti. La risposta a questa domanda prevede l’attenzione all’inflazione, che in questi ultimi anni è stata decisamente bassa, venendo incontro alle esigenze di molti investitori.
Con il QE messo in atto dalla BCE, che ha determinato una notevole riduzione dei tassi, si parla anche di una probabile ripartenza dell’inflazione. Per capire la convenienza dell’investimento postale è quindi consigliabile tenere d’occhio l’andamento dell’inflazione a lungo termine.