Obbligazioni indicizzate all’inflazione cosa sono e come funzionano i BTP-I
In molti conoscono i tradizionali Buoni del Tesoro Poliennali, titoli di credito a medio-lungo termine con scadenza a 3, 5, 7,10, 15 o 30 anni, ma non tutti conoscono l’esistenza dei BTP-I, obbligazioni indicizzate all’inflazione. Si tratta di titoli la cui indicizzazione viene detta a natura reale, poiché le cedole dipendono direttamente dall’andamento del tasso di inflazione, e di conseguenza dal prezzo di beni e servizi utilizzati per misurare il costo della vita.
Ma come funzionano i Titoli di Stato indicizzati all’inflazione? Queste particolari obbligazioni hanno una struttura secondo la quale il capitale, ossia il valore nominale, cresce in parallelo all’inflazione. Il titolare dei buoni ha inoltre diritto ad incassare, con cedole semestrali o annuali, gli interessi maturati. Questi sono definiti attraverso un tasso fisso applicato al capitale, che però viene periodicamente rivalutato in base dell’indice dei prezzi al consumo.
Come funzionano le obbligazioni legate all’inflazione
Obbligazioni indicizzate all’inflazione: obbligazioni societarie. Le Obbligazioni Societarie (note anche come Obbligazioni Corporate) legate all’inflazione, hanno invece un funzionamento molto diverso, più semplice ma meno protettivo, che prevede il pagamento degli interessi ogni tre, sei o dodici mesi.
Il tasso è definito in base al valore dell’inflazione, mentre il capitale resta immutato fino alla naturale scadenza del contratto, e quindi, in termini reali o di potere d’acquisto, si riduce. Per evitare tale effetto negativo è consigliabile reinvestire gran parte degli interessi ottenuti.